INFORMAZIONI SULL’ELETTROMAGNETISMO

Considerazioni sull’impatto sanitario delle radiofrequenze – campo elettrico in alta frequenza CE HF

La IARC (Agenzia Internazione per la Ricerca sul Cancro), in data 31/05/2011, pubblicò un documento nel quale le radiofrequenze vennero classificate come possibili cancerogeni per l’uomo.

Le tecnologie prese in esame non si sono limitate alla telefonia cellulare ma, in generale, sono stati valutati tutti i sistemi cosiddetti “wireless” che utilizzano radiofrequenze e microonde. Il documento conclude la disamina richiedendo la necessità di ulteriori approfondimenti scientifici e l’adozione di misure pratiche atte a limitare le esposizioni della popolazione segnalando, in precedenza, come i principali utenti di queste tecnologie siano i soggetti appartenenti alla popolazione giovanile.

Qualche giorno prima della pubblicazione del documento della IARC, l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa votò la Risoluzione n.1815 (27 Maggio 2011).

In essa si auspica che i paesi membri, attraverso una collaborazione fra i diversi ministeri (educazione, ambiente e salute), intensifichino l’attività specifica di informazione diretta a insegnanti, genitori e alunni per allertarli sui rischi relativi all’utilizzo precoce, sconsiderato e prolungato di cellulari e altri dispositivi elettronici che emettono microonde; per i bambini in generale, ed in particolare nelle scuole e nelle classi, sarebbero, ad esempio, preferibili le connessioni internet cablate, come già avviene in paesi come Austria, Germania, Francia, Canada.

Inoltre, in relazione all’uso privato di telefoni mobili, telefoni DECT (cordless), WiFi, WLAN e WIMAX per computer ed altri dispositivi wireless come i BABY PHONES, si consiglia di fissare soglie preventive per l’esposizione a lungo termine alle microonde, in tutti gli ambienti interni (indoor), in accordo con il Principio di Precauzione, che non superino gli 0,6 Volt/metro e, nel medio termine, ridurre questo valore a 0,2 V/m, valori nettamente inferiori a quelli previsti dal DPCM 08/07/2003 (G. U. n. 199 del 28 Agosto 2003).

Considerazioni sull’impatto sanitario delle basse frequenze – campo magnetico in bassa frequenza CM ELF

In merito alle esposizioni per la bassa frequenza, da quando nel giugno 2001, la IARC (Agenzia Internazione per la Ricerca sul Cancro) classificò i CEM ELF come “possibili cancerogeni per l’uomo” si sono aggiunte ulteriori evidenze del potenziale cancerogeno dei campi magnetici in bassa frequenza indicando un aumento dei rischi di leucemia e di tumori cerebrali soprattutto in bambini residenti in abitazioni con livelli di induzione magnetica superiori a 0,2 – 0,4 microTesla.


L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha incluso l’elettrosmog tra le quattro principali emergenze del Pianeta.
La massiccia diffusione delle tecnologie elettriche, elettroniche e delle telecomunicazioni, così come il rapido aumento, soprattutto da parte di bambini e adolescenti, del numero di utilizzatori di tali tecnologie, ha dato origine a più alti livelli cumulativi dei tempi di esposizione.
I relativi rischi sanitari non andrebbero sottovalutati e, nonostante sia impossibile evitare le esposizioni, si può provare a ridurle, in particolare in ambienti indoor, perseguendo valori soglia più cautelativi rispetto a quanto sancito dalle normative.